17 marzo 2013

Giornata Nazionale dei Planetari

 

 

 

XXIII GIORNATA DEI PLANETARI
17 marzo 2013

La mattina, con calma, mi sono recata a piedi al planetario e per poco non mi investiva una grossa auto guidata da un pazzo (molto somigliante ad un noto astrofilo dell’ALPA) che aveva fretta di arrivare e partecipare alla Giornata dei Planetari!!!
Memore delle edizioni precedenti ed eccitata all’idea delle novità di quest’anno, ero immersa nei miei pensieri e quando sono arrivata ai giardini tutti erano già indaffarati e i preparativi erano quasi terminati. Qualche passante stava osservando il sole al telescopio. Nonostante la nuvolosità infatti era possibile scorgere l’astro e le sue caratteristiche macchie.
L’allestimento delle pareti esterne del planetario ha impiegato vasta manovalanza e oltre a frasi celebri, citazioni e fumetti dei Peanuts (new entry 2013 grazie a Gianni!) a tema astronomico, abbiamo posizionato in bella vista l’Astrobicicletta dell’ing. Morini, incorniciata dai due striscioni creati per l’occasione e recanti i vari loghi di questo progetto di osservazione astronomica a impatto zero.
Poi la giornata è letteralmente volata: conferenze in cupola sempre strapiene con gente in piedi che brancolava nel buio e mamme che pur di non perdersi lo spettacolo portavano in cupola infanti e carrozzine.
Ho assistito anch’io ad una conferenza di Paolo M. trovandola veramente interessante e molto efficace anche se breve, perchè ricca di curiosità e nozioni astronomiche nonché musicali. Infatti al termine dell’esposizione ho potuto danzare un meraviglioso valzer  tra le braccia di Paolo A., volteggiando sotto la cupola: è stato di gran lunga il momento più romantico della giornata.
Nel pomeriggio le attività si sono intensificate e oltre alle conferenze c’è stato il teatrino Kamishibai su Galileo e la luna, il gioco dei pianeti, il modellino del sistema solare di Ettore in funzione, gli astrofili a disposizione per domande e infine il trucca bimbo a tema stellare.
Una grande soddisfazione è arrivata quando un bimbo, di massimo 4 anni, mi ha detto tutti i nomi dei pianeti del sistema solare e alle mie lodi ha risposto, guardandomi serio: “io so tutto sui pianeti perché qui al planetario ci vengo da quando ero piccolo”.
Nel frattempo Oriano intavolava una complessa discussione sulle distanze spaziali con un adorabile bimbetto occhialuto che lo guardava a bocca aperta ed annuiva incantato. Uno dei momenti più gustosi della giornata.
L’arrivo di Viola, la splendida nipotina di Marco, ha poi assorbito l’attenzione di tutti come un buco nero: inghiottiti dalla sua bellezza e simpatia gli astrofili si sono concentrati sul passeggino, per poi tornare alle attività.
Il pomeriggio è stato costellato –manco a dirlo- da tante altre conferenze e il laboratorio dei crateri della luna spargeva odor di cacao equosolidale per tutto il planetario!
Tra i moltissimi visitatori ovviamente primeggiavano i bambini, curiosi e allegri, ma non sono mancate le sorprese: due signore di San Pietroburgo in gita a Ravenna si sono fermate e ho avuto il piacere di fare una chiacchierata in tedesco con una di loro, originaria di Amburgo. Inoltre un caro amico norvegese ha assistito ad una delle conferenze e si è complimentato in inglese per l’iniziativa. Si respirava proprio un’aria internazionale…
Il tempo grigio e l’aria fredda ci hanno confinato all’interno del planetario, ma le attività non si sono fermate: i partecipanti, numerosissimi, si rivolgevano a noi, instancabili astrofili, ponendo domande e ascoltando commenti; osservavano poster, immagini e sostavano davanti al programma indecisi su quale attività fare prima.
La serata si è conclusa con una lauta cena nel ristorante di fiducia, ma io non vi ho preso parte perché si sa, anche per la tintarella di luna vale la prova costume.
Sara Ciet

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